Alpiflora per l’ambiente è una filosofia familiare, prima ancora che aziendale, che promuove l’impegno ad essere più ecosostenibili.
Lo smaltimento e la raccolta differenziata all’interno e all’esterno di uno stabilimento, indipendentemente dalle sue dimensioni, può presentare diverse sfaccettature di attuazione.
È una questione delicata, che deve vedere una collaborazione proattiva di tutte le parti coinvolte, dal produttore dell’imballaggio, alla casa cosmetica, al consumatore finale.
Sia la normativa nazionale sia quella europea hanno stabilito la necessità di condivisione delle responsabilità della gestione degli imballaggi, dell’identificazione dei materiali di composizione e dei rifiuti di imballaggio.
Elisabetta Favre
Per questo, Alpiflora per l’ambiente ha deciso di indicare in questa sezione come si è evoluta nel tempo nei metodi adottati per la gestione e la compensazione dell’impatto ambientale:
ANNO 2008
I prodotti cosmetici cruelty free Alpiflora vengono lanciati sul commercio senza confezione esterna.
Il packaging dei prodotti era composto da tappo in legno (esternamente) e plastica (internamente) e prodotto contenuto in tubetto/barattolo in plastica.
L’inserimento della scatola consente alla produzione di beneficiare di due aspetti:
1. una conservazione sicura in magazzino, al riparo dalla luce, esterna e/o artificiale;
2. prodotti maggiormente protetti durante le diverse fasi di spedizione.
ANNO 2015
Viene introdotta la scatola di carta per contenere i prodotti in vendita di Alpiflora.
ANNO 2020
Cambia l’immagine coordinata aziendale, l’identità visiva e con sé il packaging dei prodotti.
L’unicità dei prodotti cosmetici cruelty free e la loro presentazione viene definita singolarmente.
Alpiflora si rinnova e si presenta come oggi la conosciamo: confezione esterna dei prodotti color canapa naturale, etichetta a sfondo nero, logo aziendale e dettagli di incornicatura canapa.
Ogni etichetta riporta l’immagine dell’erba alpina principale e dei principi attivi predominanti nella composizione.
L’installazione di un impianto fotovoltaico da 20 kW collocato sul tetto dell’azienda agricola consente alla famiglia Favre di raggiungere la completa autonomia energetica per tutte le attività connesse all’impiego:
- in ufficio per la gestione dei dispositivi, dei computer e delle stampanti;
- in laboratorio per tutto il ciclo di lavorazione dei prodotti, per inflaconare, etichettare, lottare;
- in magazzino per la conservazione e la preparazione delle spedizioni.
ANNO 2021
Alpiflora per l’ambiente investe nel fotovoltaico a supporto dell’agrisolare.
ANNO 2023
Alpiflora per l’ambiente sceglie di compensare l’impatto delle spedizioni.
Alpiflora per l’ambiente opta per il riciclo.
affinché il trasporto dei prodotti abbia un’incidenza minore sulle emissioni di anidride carbonica (CO2).
Il nuovo sistema di pianificazione dei ritiri per i servizi con corriere prevede:
- spedizioni a giorni alterni nei periodi di flussi maggioritari;
- 1 massimo 2 spedizioni a settimana, raggruppando gli ordini di acquisto, nei periodi di minor flusso.
La plastica pulita e sbobinata rimanente dall’utilizzo delle etichette viene inserita all’interno dei pacchi per imbottire, proteggere, riempire gli spazi vuoti e mantenere il più possibile fermi i prodotti durante il trasporto.
non produrre indifferenziato e riutilizzare tutto, l’unica plastica che deve uscire da Alpiflora è il falcone fuso, inutilizzabile, arrivato così dalla casa madre.
Davide Favre