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Lavanda

La lavanda grazie alle sue spighe di fiori viola permette di estrarre oli essenziali benefici, con effetti analgesici, cicatrizzanti, decongestionanti e rilassanti. La lavanda e’ ampiamente usata in cosmesi per la sua profumazione molto gradevole. Viene anche usata per prevenire aridità e screpolature della pelle.

La lavanda è un arbusto tipico della macchia mediterranea, che si riconosce facilmente non solo per il colore accesso dei suoi fiori, ma anche per la sua profumazione molto gradevole, intenso e unico nel suo genere. È dai fiori di lavanda che vengono estratti gli olio essenziali, noti per le loro proprietà curative e benefiche.
La pianta di lavanda è infatti ricca di tannini, flavonoidi, acido ursolico e sostanze amare oltre all’olio essenziale.

Vediamo nel dettaglio quali sono le proprietà principali della lavandula officinalis e come viene coltivata da Alpiflora per la produzione dei suoi prodotti.

Proprietà della lavanda

La lavanda è una pianta con effetti analgesici, cicatrizzanti, decongestionanti e rilassanti. È ampiamente usata in cosmesi e per la cura naturale di alcuni fastidi e dolori.
La lavanda viene utilizzata solo per uso esterno ed interno (controllato da medico e con appositi farmaci contenenti estratti di lavanda) e può essere utile per contrastare i disturbi digestivi, l’irrequietezza e l’insonnia, alcuni disturbi circolatori o malattie da raffreddamento.

L’olio naturale di lavanda infatti si distingue per il suo profumo gradevole e delicato, che grazie ad un’accurata aromaterapia può calmare l’irrequietezza e conciliare il sonno, donando una sensazione di calma. Sempre grazie alla sua azione sedativa e calmante, la lavanda può intervenire in modo positivo sul sistema nervoso ed essere utilizzato in caso di ansia, nervosismo o mal di testa.

Un mix di acqua calda e qualche goccia di olio essenziale di lavanda saprà sicuramente aiutarvi nel curare raffreddore, tosse e irritazione del cavo orale.
Per quanto riguarda i disturbi digestivi, grazie alle sue proprietà antispastiche e decongestionanti del tratto gastroenterico. La lavanda può essere un ottimo curativo per tutti i disturbi digestivi, quali flatulenza e coliche.
L’olio essenziale di lavanda si è rivelato efficace anche nella cura di disturbi circolatori. In questo caso gli oli essenziali possono essere diluiti nell’acqua per un bagno caldo, oppure spalmati direttamente sulla pelle.
Nel mondo della cosmesi, gli impieghi della lavanda sono numerosi per via degli innumerevoli benefici che questa pianta genera nella pelle. In particolare l’olio essenziale di lavanda viene utilizzato come componente aggiuntivo di creme per mani, saponette, saponi o creme tonificanti. Grazie alle sue proprietà idratanti e cicatrizzanti, la lavanda può prevenire aridità e screpolature della pelle.
Una curiosità in più: l’olio di lavanda, per le sue proprietà analgesiche e antibatteriche può essere utilizzata anche sulle punture di insetti per ridurre il prurito rapidamente e in modo naturale.

Le coltivazioni di lavanda Alpiflora

La lavanda è una pianta che non necessita di molte cure e attenzioni. Cresce anche nei luoghi più freddi, come la Valle d’Aosta, si accontenta di poca acqua e non patisce la siccità.
Alpiflora coltiva le piante di lavanda nella campagna di Hone, ai piedi del Forte di Bard.  La pianta di lavanda apprezza le zone molto soleggiate e ventose e proprio per questo non poteva trovare habitat più favorevole della campagna di Hone. Grazie all’assenza di piante circostanti e alla vicinanza alla Dorea Baltea, le nostre coltivazioni di lavanda in estate riescono a godere del sole per quasi tutto il giorno e sono cullate da una continuo venticello.

Quando fiorisce la lavanda?

Nel periodo estivo, tra giugno e settembre le spighe del fiori di lavanda prendono colore e fioriscono. Nel periodo della fioritura della lavanda è sempre molto piacevole vedere i nostri campi di lavanda che incorniciano il Forte di Bard, dando un tocco di colore inconfondibile alla campagna della bassa valle.

Quando raccogliere la lavanda?

Raccogliamo i fiori di lavanda nel periodo della loro massima fioritura, solitamente nel mese di luglio o agosto. È importante raccogliere solamente le sommità con le spighe fiorite e scegliere un giorno caldo e poco umido, per facilitare il successivo processo di distillazione.
Fino a qualche anno fa la raccolta della lavanda veniva fatta in modo manuale, come ai vecchi tempi, con l’utilizzo di falcetti e cesoie. Adesso la mietitura viene fatta grazie all’utilizzo di macchinari, che permettono di tagliare in modo netto gli steli, senza strapparli e senza danneggiare i fiori.

Quando potare la lavanda?

Per favorire la crescita dei fiori, la lavanda deve essere potata almeno una volta all’anno. Questo viene fatto ovviamente al momento della raccolta dei fiori durante l’estate.
Alcuni anni, per regolare l’altezza dell’aiuola e dare maggiore uniformità ai nostri campi, viene fatta una seconda potatura all’inizio della primavera (prima di aprile!), tagliando gli steli rimasti poco sotto al fiore, alla stessa altezza.

Lavorazione della lavanda: dalla distillazione agli oli essenziali

Una volta raccolti, i fiori di lavanda seguono poi il processo di distillazione. La distillazione viene fatta immediatamente dopo la raccolta, per evitare che i profumi e gli oli contenuti nelle spighe si disperdano. In questo modo vengono evitati anche fenomeni di fermentazione dannosi per la pianta, che comprometterebbero l’intera produzione di olio essenziale.
Per la lavorazione della lavanda di Alpiflora viene utilizzato un distillatore in corrente di vapore. L’acqua viene quindi portata ad ebollizione per generare il vapore, che viene poi fatto passare attraverso le piante. In questo modo il vapore può legarsi alle microparticelle di olio contenute nella lavanda che, in fase di sfogo, transitano dentro una serpentina raffreddata con acqua fredda. Ed ecco che si ha nuovamente la trasformazione del vapore in acqua, ottenendo così la separazione delle due frazioni distillate: l’olio essenziale di lavanda e l’acqua aromatica.
Queste due materie prime vengono poi utilizzate per la produzione dei cosmetici di Alpiflora e permettono di ottenere prodotti con una forte impronta naturale e con un’importante percentuale di materie prime naturali benefiche per il nostro corpo, nonché maggiormente tollerabili.