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Achillea

L'achillea viene usata come tonico, febbrifugo, antispasmodico, astringente, cicatrizzante; è indicata nei casi di amenorrea, dismenorrea, metrorragie. I suoi estratti possono essere impiegati durante i bagni per i loro effetti calmanti e lenitivi della pelle e delle mucose

L’achillea, nome scientifico Achillea millefolium, è una pianta molto diffusa in Italia. La si può trovare sia in montagna che in pianura, in sentieri o prati, fino a 2500m.
Si suppone che il nome derivi dal famoso eroe greco Achille, che utilizzava molto questa pianta sulle sue ferite procurate in battaglia dopo aver scoperto che le cicatrizzava.
Da qui si possono dedurre le sue proprietà cicatrizzanti ed emostatiche; inoltre è molto utile in caso di spasmi muscolari.

Proprietà dell’achillea millefoglie

I principali componendi dell’achillea sono: olio essenziale, contenuto sia dai fiori che dalle foglie, lattoni sesquiterpenici, mucillagini, tannini, flavonoidi (achilleina), acidi organici, idrolizzabili, steroli e cumarine.
Come già anticipato, la proprietà più conosciuta ed utilizzata è la sua azione cicatrizzante, quindi è utile contro le lesioni della pelle e qualsiasi tipo di ferite e/o piaghe. Grazie alla sua capacità di rilassare la muscolatura liscia, può fungere come rimedio antispasmodico, tornando utile contro i dolori mestruali, coliche uterine e digestive, intestino irritabile (quindi crampi addominali) e colite. Viene anche usato per favorire la digestione grazie alle sue proprietà stomachiche.
Alcuni dei flavonoidi che la compongono le donano un’azione riequilibrante del sistema ormonale e aiutano quindi per i sintomi della fase premestruale, come il nervosismo, l’irritabilità, la debolezza, gli sbalzi d’umore e la stanchezza.
Grazie alle sue proprietà astringenti, emostatiche ed antinfiammatorie è anche in grado di fermare emorragie e torna utile anche contro gengive infiammate, emorroidi o mestruazioni troppo abbondanti.
L’utilizzo dell’achillea millefoglie infine è utile anche nel controllo degli sbalzi di pressione sanguigna.

È molto importante ricordarsi di non utilizzare questa pianta durante la gravidanza e l’allattamento.

Come coltivare l’achillea

La coltivazione dell’Achillea è abbastanza semplice poiché cresce bene anche in terreni poveri, basta che siano ben drenati. Ha bisogno di essere esposta al sole, o comunque ricevere il calore e la luce del sole per la maggior parte della giornata, ma in ogni caso resiste anche al freddo intenso, sopravvivendo ogni anno agli inverni della Valle d’Aosta.
Nonostante si accontenti dei terreni poveri, le piante di achillea si sviluppano meglio e diventano più rigogliose in terreni ricchi di sostanza organica, ben drenati e leggeri.
Prima della coltivazione il suolo deve essere arato, fresato o erpicato e concimato.
L’achillea va innaffiata per tutta la sua crescita con moderazione, senza lasciare dei ristagni, che potrebbero danneggiarla; l’ideale è irrigare per aspersione circa una volta a settimana. Non è necessario potarla; è sufficiente infatti rimuovere le foglie secche e danneggiate.

Quando fiorisce l’achillea?

Possiamo godere della bellezza dei fiori dell’achillea per la maggior parte dell’anno dato che questa pianta fiorisce dall’inizio della primavera fino alla fine dell’autunno. La particolarità di questi bellissimi fiori è che cambiano di colore man mano che si va avanti con la fioritura. I petali vengono ricoperti da delle macchie più o meno grandi di colori diversi, davvero molto belle da guardare.

Quando raccogliere l’achillea?

L’ideale è raccogliere l’achillea in piena fioritura, possibilmente quando il sole è molto caldo, in modo che il loro potere aromatico e terapeutico sia al massimo del potenziale. Durante la raccolta vengono tagliate sia le sommità fiorite che le foglie grazie ad una falciatrice, tagliando a circa 15/20 cm dal suolo.

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